COVID: guariti ma non sani, “non è una banale influenza”.

Studio svizzero

Uno studio svizzero apparso sulla rivista “European Respiratory Journal“, così come lo studio “Swiss national Covid-19 lung study” che ha coinvolto nove ospedali elvetici tra cui la clinica Moncucco, mostrano come i pazienti colpiti da forme gravi di Covid-19 abbiano a che fare nei mesi successivi alla guarigione con un apporto insufficiente di ossigeno e stanchezza cronica.

Inoltre gli studi evidenziano come le tracce del virus permangano, in seguito ad infezioni acute, anche dopo otto mesi. Conclusione ribadita anche dalla Dott.ssa Franzetti Pellanda, responsabile dell’Unità di Ricerca Clinica della Moncucco: “Sembra ormai chiaro che il virus, dal quale fortunatamente si può anche guarire, lasci nello stato di salute generale delle persone conseguenze persino gravi a medio e lungo termine“.

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Anche il Dott. Garzoni invita ancora una volta la popolazione a non sottovalutare il virus sottolineando che “il virus è pericoloso e causa danni anche a medio-lungo termine. Basta con le cattive informazioni e le banalizzazioni. Non è una banale influenza, lo dimostrano anche i risultati di questo studio. E la strada è ancora lunga. Facciamo tutti ancora più attenzione. La situazione è molto seria.”

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